Martedì 13 aprile 2021, Sacro rito delle esequie di P. Raffaele Sacco, parroco della parrocchia di Gesù Buon Pastore, sacerdote rogazionista.

La morte improvvisa e inattesa di P. Raffaele Sacco, sacerdote rogazionista, parroco della parrocchia di Gesù Buon Pastore in Padova, ha lasciato tutti sgomenti e attoniti, incapaci di realizzare un lutto tanto brusco e repentino quanto doloroso e tragico.

La cerimonia funebre delle esequie si è tenuta il 13 aprile 2021 nella chiesa parrocchiale di “Gesù Buon Pastore”. La celebrazione eucaristica, che ha avuto inizio alle 10:35, era presieduta dal P. Gaetano Lo Russo, Superiore Provinciale dei Rogazionisti, e vedeva presenti mons. Giuliano Zatti, Vicario generale della Diocesi di Padova, in rappresentanza del Vescovo S.E. Mons. Claudio Cipolla, P. Matteo Sanavio, consigliere generale dei Rogazionisti, in rappresentanza del Superiore Generale P. Bruno Rampazzo, e una trentina di sacerdoti concelebranti, sia rogazionisti, sia diocesani.  Nel rispetto del distanziamento sociale secondo la normativa anti-covid, la chiesa raccoglieva numerosi fedeli, soprattutto parrocchiani del Buon Pastore. Molti hanno avuto modo di seguire a distanza la celebrazione in streaming sui canali indicati.

Nella sua omelia P. Gaetano Lo Russo ha ribadito più volte che solo la fede può offrire risposta ai grandi interrogativi che turbano l’animo umano di fronte alla triste ed inevitabile realtà della morte. Egli ha commentato il vangelo di Marco dove nel capitolo quinto si parla della guarigione della donna emorroissa e della risurrezione della figlia di Giaìro. I miracoli che Gesù compie si incrociano con il dono della fede da parte di chi si avvicina a lui semplicemente per toccarlo, come nel caso della donna che soffriva di emorragia da dodici anni, o la supplica di un padre che invoca: “Mia figlia sta male, vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva”. Alla prima Gesù risponde con le parole: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Al secondo, quando gli annunciano che sua figlia era già morta e che non era quindi il caso di importunare il maestro, Gesù gli dice: “Non temere, continua solo ad aver fede!”. Davanti ad una bara che ci lascia stupiti e smarriti, Gesù rivolge a noi le stesse parole “…continuate ad avere fede”, parole che noi accogliamo ed esprimiamo con il gesto dell’allargare le braccia e rivolgerle al cielo, icona, questa, la più ripetuta nelle catacombe assieme all’immagine del buon pastore. In questo gesto esprimiamo la nostra povertà, insufficienza, inadeguatezza e chiediamo al Signore il suo intervento e la sua presenza miracolosa e così necessaria alla nostra vita.

Nel suo intervento dopo la comunione P. Matteo Sanavio ha letto il messaggio del Superiore Generale dei Rogazionisti, P. Bruno Rampazzo. Egli ha presentato le condoglianze alla famiglia di P. Raffaele e alla comunità parrocchiale ed ha espresso il comune cordoglio dei Rogazionisti con queste parole: “Piangiamo insieme per la perdita di un fratello, un amico, un maestro e un pastore.  La sua morte ci ha toccato e stupito e ci ricorda quanto è fragile la nostra esistenza. E ancora di più, ci rendiamo conto che di tutto quello che siamo e facciamo, rimane solo l’amore”. Ha concluso con un auspicio dicendo: “Che la vita nuova che Padre Raffaele ha iniziato, lasciando questo mondo, sia anche per noi stimolo ad iniziare un nuovo cammino pasquale, a servizio della Chiesa e del mondo”.

Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti della parrocchia di “Gesù Buon Pastore”, che sono stati particolarmente toccanti e commoventi. La loro testimonianza ci restituisce una memoria viva di P. Raffaele che con il suo sorriso, la sua disponibilità e attenzione verso le persone che lo avvicinavano, ha lasciato un ricordo indelebile e sicuro, tanto somigliante a quello di Gesù Buon Pastore, del quale riproduceva i tratti nel suo ministero sacerdotale.

La celebrazione si è conclusa verso mezzogiorno con la benedizione della salma. Il corteo funebre si è avviato mestamente verso il Cimitero Maggiore di Padova, dove la salma di P. Raffaele è stata tumulata nella cappella dei Rogazionisti. Il Signore gli doni il riposo eterno accanto al Santo Fondatore e ai confratelli che ci hanno preceduto nel pellegrinaggio terreno e che ora siedono alla mensa del banchetto celeste.

Viene di seguito riportato il messaggio di condoglianze del Superiore Generale P. Bruno Rampazzo al Superiore Provinciale P. Gaetano Lorusso

Carissimo  P. Gaetano,

a nome dei confratelli desidero esprimere a te e alla Provincia S. Antonio, Italia Centro Nord, le mie più sentite condoglianze per la prematura e inaspettata morte del caro P. Raffaele Sacco. Ho avuto modo di sentirmi con lui proprio due giorni fa e mi comunicava la sua gioia per la numerosa partecipazione dei fedeli alle celebrazioni del triduo pasquale nella Parrocchia del Buon Pastore e per la generosa collaborazione dei confratelli della Comunità   che, con grande edificazione dei fedeli, si sono resi disponibili per il lavoro apostolico. Ricordo anche con gratitudine gli anni dello Studentato Teologico a Grottaferrata quando P. Raffaele era Superiore e Prefetto di noi Studenti di Teologia. La sua attenzione e accompagnamento formativo ci sono stati di grande aiuto per il nostro futuro.

Ora P. Raffaele riposa nella pace del Signore e un giorno speriamo di condividere con   lui la gioia della vita eterna. Siamo molto addolorati, ma anche grati al Signore per averci dato un confratello che ci è stato amico nel cammino della nostra vita religiosa.  Dal cielo interceda per noi, che qui sulla terra, a volte, stentiamo ad andare avanti spediti verso la nostra meta comune, il cielo.

Spiritualmente presente, mi unisco al vostro dolore.  Condoglianze alla famiglia e ai parenti di P. Raffaele.

Nel Signore Risorto, mi dico

P. Bruno Rampazzo

Superiore Generale P. Rogazionisti

Il saluto rivolto da P. Matteo Sanavio, Consigliere Generale, al termie della celebrazione Eucaristica.

Carissimi Fratelli e Sorelle,

A nome del Superiore Generale, Padre Bruno Rampazzo, del suo Consiglio e dei confratelli Rogazionisti della Curia Generale, vengo a porgere le mie condoglianze alla Comunità di Padova, alla Famiglia di Padre Raffaele, alla Parrocchia del Buon Pastore che ha perso improvvisamente il suo caro parroco e alla Provincia Sant’Antonio, qui presente con il Superiore Provinciale P. Gaetano Lo Russo e i numerosi confratelli. Colgo l’occasione per ringraziare Mons. Giuliano Zatti, Vicario Generale della Diocesi di Padova, qui presente, assieme ai confratelli sacerdoti, e il Vescovo di Padova, Mons. Claudio Cipolla, che, nella sua sollecitudine pastorale, si è fatto vicino alla nostra parrocchia venendo domenica a celebrare la santa messa, unendosi alla nostra preghiera di suffragio per P. Raffaele.

Piangiamo insieme per la perdita di un fratello, un amico, un padre, un maestro e un pastore.

La sua morte ci ha toccato e stupito e ci ricorda quanto è fragile la nostra esistenza. E ancora di più, ci rendiamo conto che di tutto quello che siamo e facciamo, rimane solo l’amore.

Raffaele è entrato a 12 anni nel nostro seminario minore di Messina Cristo Re e a 19 anni ha vissuto l’anno di noviziato a Zagarolo, vicino a Roma, con Padre Aveni, di cui è in corso il processo di beatificazione. Professo perpetuo nel 1973, a 27 anni, è stato consacrato sacerdote nell’anno santo del 1975 nel suo paese, a Falerna, in Calabria.

Di lui ricordiamo il suo attaccamento alla Congregazione, il suo affetto filiale nei confronti del Padre Fondatore, l’alacrità, il carattere forte e volitivo. E inoltre, l’attenzione allo studio e alla formazione, trasmessa anche agli studenti di filosofia e teologia che gli sono stati affidati a Grottaferrata, tra il 1979 e il 1986. Chiamato poi a collaborare con la Congregazione Vaticana per l’Educazione Cattolica, dal 1986 al 2001 ha offerto il suo prezioso contributo servendo la Sede Apostolica, a favore della Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche. Ha ricoperto, inoltre, la carica di Vicario Provinciale.

Dopo qualche anno a servizio degli Universitari romani della Sapienza, ha fatto poi parte della Comunità del Centro di Spiritualità di Morlupo a Roma, per poi dedicarsi alla pastorale parrocchiale a Trezzano Sul Naviglio, dal 2012, e a Padova, come parroco, dal 2014.

Anni intensi, anni donati, anni vissuti a servizio dei fratelli e sorelle che gli sono stati affidati, interrotti improvvisamente, nell’ottava di Pasqua, come un’offerta alla Divina Misericordia a coronamento della sua vita religiosa e sacerdotale. E il Signore, nella sua Divina Misericordia, lo accolga nel suo Regno e gli dia la ricompensa che merita.

Oggi la Comunità di Padova, e non parlo solo dei Rogazionisti, ma anche della famiglia parrocchiale del Buon Pastore, si sente più povera e orfana, perché ha perso il suo pastore. Siamo chiamati a unirci ancora più intensamente in preghiera, per chiedere al Signore della Messe di continuare a coltivare questo campo, ricordandosi di noi.

Che la vita nuova che Padre Raffaele ha iniziato, lasciando questo mondo come il chicco di grano che, sepolto in terra, muore per dare molto frutto, sia anche per noi stimolo ad iniziare un nuovo cammino pasquale, a servizio della Chiesa e del mondo. Amen.